Quella mattina in cucina, tra briciole e luce

La foto è stata scattata quasi per sbaglio.
Il tavolo racconta la colazione appena finita: due tazze con ancora un po’ di caffè, un bavaglino lasciato di fretta, un sandalo abbandonato a terra e un piccolo cavallino di legno sotto la sedia.
Non c’è ordine, non c’è posa.
Solo la luce del mattino che entra dalla finestra, le ombre lunghe sul pavimento e quella sensazione di casa vissuta, vera.
Dentro quella foto c’è una mattina qualsiasi. E tutto il resto.
Il mio bambino giocava con un cucchiaio, io avevo le mani appiccicose di miele, e per un secondo ho deciso di fermarmi.
Ho preso il telefono e ho scattato, così com’era, senza sistemare nulla.
Ed eccola qui: una foto normale, imperfetta, ma che ogni volta che guardo mi ricorda che la bellezza sta nei momenti che non sembrano importanti.
Non è una foto da incorniciare, ma è una foto che mi ancora
Ogni oggetto parla: il bavaglino dimenticato, il giocattolo sotto la sedia, le tazze che raccontano una conversazione interrotta.
C’è tutto quello che amo e che, spesso, do per scontato.
Forse è questo che voglio salvare
Non tanto l’immagine perfetta, ma l’istante vero.
Il dettaglio inutile.
La sensazione di esserci.
E di vedere, anche solo per un secondo, la mia vita con occhi nuovi.
La prossima volta che scatti una foto, non aspettare il momento perfetto.
Scatta nel mentre, nel durante.
Perché è lì che succede la storia vera.
NO COMMENT