MAI SMETTERE DI RICORDARE

Per non dimenticare… Per non ripetere!

Oggi è il giorno della memoria. Il 27 gennaio 1945 i cancelli di Auschwitz vennero abbattuti dalle truppe Russe e vennero liberati i prigionieri superstiti. Un orrore della storia dell’uomo che non bisogna mai smettere di ricordare.

COSA ACCADDE QUEL GIORNO

Quel giorno, ciò che le truppe russe trovarono davanti ai loro occhi era sicuramente uno scenario agghiacciante. Quando abbatterono i cancelli di Auschwitz, trovarono solo una parte dei prigionieri, deboli e ammalati, in condizioni disumane, molti dei quali già morti. Gli altri, furono costretti a marciare, per essere trasferiti in altri luoghi, qualche settimana prima dell’arrivo delle truppe rosse. Molti morirono durante il tragitto.

Le SS cercarono di eliminare le prove dei crimini che avevano commesso, facendo esplodere diverse strutture, alcune delle quali contenevano i forni crematori industriali dove venivano bruciati i cadaveri delle persone uccise ad Auschwitz.

IL GIORNO DELLA MEMORIA

Da quasi vent’anni, in questa data, si celebra il “Giorno della Memoria”, un modo per ricordare la Shoah, le leggi razziali, la prigionia, la morte, nonchè coloro che hanno rischiato la propria vita opponendosi al progetto di sterminio del popolo ebraico.

MAI SMETTERE DI RICORDARE

perché le nuove generazioni imparino dagli errori passati. Perché l’uomo è nato libero e mai nessuno deve arrogarsi il diritto di privare un altro individuo della sua libertà.

Ogni anno, quando si avvicina la data della commemorazione, se ne parla tanto sia nel web che nei TG.

Sapete cosa fa male? Fa male al cuore quando leggo commenti sui social di persone disumane che ignorano l’importanza di questa data. Chi si erge paladino dei crimini dei giorni nostri come se quelli passati non fossero più importanti. Tralasciamo poi i messaggi aberranti di alcuni personaggi che inneggiano al razzismo, antisemitismo o superiorità di genere.

Ricordare questi fatti, non significa discriminarne altri. Anzi forse non abbiamo fatto abbastanza, visto che l’uomo non sembra abbia imparato dai propri errori.

Quando rivedo le immagini storiche della seconda guerra mondiale, quando vedo i volti di quelle persone imprigionate nei campi di sterminio, mi sembra quasi di sentire le grida, lo strazio profondo che risiedeva nei loro cuori, ormai rassegnati al fatto che sarebbero morti in quel luogo, sperando solo che la fine potesse arrivare in fretta.

Vorrei visitare quei luoghi. Vorrei vedere con i miei occhi i campi in cui quelle persone erano rinchiuse. Non tanto per disprezzare l’umanità, ma per vedere nascere la speranza che simili barbarie non vengano mai più commesse. Anche se forse sarebbe più semplice disprezzare l’umanità. Non sono così saggia.
Mi piacerebbe parlare con chi in quei campi ci è stato. Vorrei poterne assorbire le testimonianze e farne tesoro.

È la nostra storia purtroppo. Vorrei che fosse diversa, ma non è così ed è per questo che va ricordata, sempre!

Mai smettere di ricordare, per chi in quei campi ci è morto, per chi in quei campi ha perso dei cari, ma anche per chi da quei campi è riuscito a varcare la soglia per la libertà.


  1. completamente d’accordo, tesoro!

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